La Pinza

ISPIRATO DA: la tradizione dell'epifania, la casera, la pinza e il vin brulé

Oggi dalle mie parti, in Veneto, è un giorno speciale. Non in tutto il Veneto a dire il vero, nella provincia di Venezia e in parte in quella di Treviso, verso est. Li stasera "se brusa a vecia, a casera". Sto impazzendo? no no. Quando cala il sole e il cielo si fa buio si accendono decine di falò. I ragazzi delle varie "contrade" nei giorni precedenti hanno preparato questi mucchi di canne e pannocchie, fieno... ci hanno messo il fantoccio di una vecchia sulla cima e stasera tutti si ritroveranno li attorno per dar simbolicamente fuoco all'anno vecchio. Questo è il modo popolare di salutare l'anno nuovo appena arrivato e in qualche modo predire cosa quest'anno porterà: faive a ponente panoce niente, faive a levante panoce tante!

Questo è anche il momento in cui si mangia la pinza, un dolce tipico di questa occasione nato nelle cucine dei contadini. Ogni famiglia ha la sua ricetta, ogni pinza è diversa dalle altre e porta bene mangiarne tra oggi e domani 7 pezzi di 7 diverse famiglie.

La ricetta che vi propongo non è la più tradizionale, ma quella della mia famiglia. E' più dolce e un po' più secca. Assomiglia quasi al pan del doge. Quella tradizionale è più morbida e molliccia, quasi umida e questo particolare a mia mamma non è mai piaciuto quindi ha modificato la ricetta. Come vi dicevo, ognuno ha la sua! c'è chi mette la polenta, i fichi, il finocchietto, i pinoli... magari il prossimo anno vi metto una ricetta più tradizionale ma questo avrete la pinza di mia mamma.

LA RICETTA

200g di burro
400g di zucchero
1kg di farina
2 bustine di lievito
1 limone e 1 arancio
2 pacchetti di uvetta sultanina
1 bicchiere di latte
bagigi e noci

Come avrete visto, la dose è bella consistente... probabilmente metà è più che sufficiente. Ma come vi dicevo prima, questo è un dolce che si fa per regale e portare ad assaggiare alla altre famiglie quindi ne serve una grande teglia!
Fate sciogliere il burro e amalgamatelo con una forchetta a zucchero e farina. Sciogliete il lievito nel latte, aggiungete anche l'uvetta che precedentemente avrete messo ammollo in un po' d'acqua tiepida. Grattugiate la scroza di un limone e di un arancio. Mescolate bene il tutto. Stendete sulla teglia del forno ricoperta da carta forno o in una pirofila piuttosto grande precedentemente imburrata. Ricoprite con qualche manciata di bagigi e noci. Cuocete in forno caldo a 180° per 45 minuti.

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